Quanti questionari avete costruito durante quest’ultimo anno di scuola utilizzando Google Moduli? Immagino molti, forse moltissimi (almeno per me è stato così…). Perchè, in fondo, lo strumento si presta per così tante attività che davvero sembra che non possiamo più farne a meno. Certo, costruire un bel modulo a volte richiede un po’ di tempo, soprattutto se vogliamo sfruttare al massimo le varie possibilità disponibili (ad esempio, se vogliamo inserire un feedback per le risposte sbagliate, in modo da aiutare gli studenti a capire l’errore).
E, allora, non sarebbe comodo avere una sorta di archivio a partire da cui selezionare le domande da utilizzare per i nostri questionari, senza dover ricominciare ogni volta daccapo? Direi senza dubbio di sì e per questo ho deciso oggi di proporvi una semplice guida per costruire dei “moduli modello” (permettetemi il gioco di parole 😀) da cui partire ogni volta che vogliamo realizzare nuovi questionari. Per farlo, possiamo iniziare da un modulo esistente, oppure crearne uno da zero e aggiornarlo di volta in volta con le domande che abbiamo in mente.
Ecco quindi tre semplicissimi passaggi da seguire:
#1. Crea un nuovo modulo (o duplicane uno esistente)
Per prima cosa dobbiamo creare un nuovo modulo, che diventerà la nostra banca dati in cui raccoglieremo tutte le domande relative a un determinato argomento del nostro programma. Per questo, ti consiglio di utilizzare nel nome le parole TEMPLATE o MODELLO. Ricorda: questo modulo non dovrà mai essere assegnato agli studenti, ma servirà soltanto per raccogliere di anno in anno tutte le domande che riguardano un determinato ambito della nostra disciplina.
Piccolo trucco: se vuoi creare un nuovo modulo, puoi utilizzare direttamente la barra degli indirizzi di Google Chrome e digitare forms.new; se, invece, vuoi creare un modello a partire da un questionario esistente, ti basterà aprirlo e, usando i tre pallini in alto a destra, cliccare su “Crea una copia”.
Una volta creato il nuovo modulo, dovrai rinominare il file. Io, ad esempio, lo chiamerò [TEMPLATE] – Capitali europee

#2. Inserisci le domande che comporranno il tuo archivio
A questo punto non ti resta che aggiungere le domande. Puoi inserire domande di ogni genere, anche in ordine casuale, tanto poi sceglierai di volta in volta quali includere nei tuoi questionari. Se la domanda può prevedere l’auto-correzione (come ad esempio quelle a risposta multipla), inserisci già la chiave di risposta e, se vuoi, anche il punteggio da attribuire alle risposte corrette (altrimenti, potrai comunque modificare questi criteri nel questionario che assegnerai ai ragazzi). Allo stesso modo, per le risposte sbagliate puoi inserire un feedback per gli studenti in modo che comprendano l’errore.
Ricorda di non numerare le domande, perché poi potrebbero essere inserire in ordine differente nei singoli questionari in cui le userai. Per comodità e per velocizzare la creazione dei moduli successivi, ti consiglio di inserire all’inizio anche le domande relative alle generalità degli studenti come, ad esempio, Nome e Cognome. In questo modo, basterà importarle successivamente nei singoli questionari che andremo a creare, senza correre il rischio di dimenticarcene.
Non importa se non inserisci subito tutte le domande di cui avrai bisogno in futuro. Potrai comunque aggiornare il modello in ogni momento, integrando o modificando le domande esistenti con altre proposte. Questo, di fatto, è un semplice archivio che ha il solo scopo di facilitarti il lavoro futuro.
#2. Importa le domande in un nuovo questionario
Quando arriverà il momento di creare il questionario da assegnare agli studenti non dovrai fare altro che:
- creare un nuovo questionario
- dare un nome al progetto, scegliere i colori e inserire accuratamente le istruzioni per la compilazione
- utilizzare la funzione “Importa domande”, dalla barra laterale alla destra del modulo
- selezionare il modello (o i modelli, se sono più di uno) da cui importare le domande
- scegliere quali quesiti inserire nel nuovo questionario, selezionando le caselle corrispondenti
- cliccare su “Importa domande”.

#2. Rivedi il questionario e assegnalo agli studenti
Dopo aver completato l’importazione ti basterà rivedere il questionario, riordinare le domande (se necessario), semplicemente trascinandole nella posizione desiderata, e assegnarlo agli studenti. Se non lo hai fatto prima e intendi valutare il quiz, ricorda di definire la chiave di risposta di ciascuna domanda e il punteggio attribuito alle risposte.
Prima di concludere: se come me a questo punto dell’anno scolastico hai molti questionari sul tuo Drive, puoi anche decidere di creare il tuo archivio proprio importando le singole domande già utilizzate all’interno di un nuovo “modulo modello”. In questo caso, non dovrai fare altro che utilizzare la funzione “Importa domande” all’interno del tuo template, usando come riferimento i vari moduli che hai già realizzato in passato.
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2 risposte su “Google Moduli: come creare un archivio di domande riutilizzabili”
Ciao, grazie del prezioso suggerimento. Secondo te sarebbe possibile fare un modello con es. 100 domande e fare in modo che il modulo ne estragga in modo casuale 10 per fare verifiche differenziate in classe?
Grazie ancora e complimenti per il tuo lavoro
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Ciao,
in questo momento Google Moduli non permette di creare una selezione casuale delle domande (certo, sarebbe bello!).
Però io mi trovo comunque benissimo con questi archivi di domande, che di volta in volta seleziono secondo le necessità. Anzi, a volte mi viene in mente una domanda che potrei fare in un successivo questionario e la aggiungo subito al modulo base.
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