Dopo alcuni giorni di continui malfuzionamenti, che hanno mandato nel panico decine di migliaia di utilizzatori (soprattutto insegnanti) in tutto il mondo, la nuova versione di Meet Grid View – l’estensione disponibile sul Chrome Web Store per vedere tutti i partecipanti ad una videoconferenza radunati in una griglia sullo schermo – presenta alcune caratteristiche che, unite alla grande stabilità mostrata da Google Meet, rendono questo strumento davvero potentissimo per ogni tipo di incontro a distanza.
All’inizio, infatti, Google Meet, lo strumento proposto da Big-G per le videoconferenze degli utenti G-suite, divenuto in pochissimi giorni di lockdown la piattaforma virtuale prediletta da docenti e studenti di tutto il mondo, non presentava la possibilità di vedere tutti i partecipanti ad una videoconferenza insieme sullo schermo, come invece era possibile fare con altri applicativi tra cui, soprattutto, Zoom. E se questo aspetto poteva anche essere trascurabile in precedenza, l’esigenza di vedersi nonostante le chiusure dovute al COVID-19 aveva fatto sì che proprio Zoom e le altre piattaforme che offrivano questa possibilità divenissero, nel giorno di qualche giorno, i principali attori del mercato (per avere un’idea della crescita vertiginosa – anche sul piano economico – di Zoom, vi consiglio di dare un’occhiata qui). La prima risposta a questa mancanza, tuttavia, non arrivò da Google ma dagli sviluppatori di una scuola americana che iniziarono a offrire un’estensione di Chrome, disponibile gratuitamente sul Chrome web store, chiamata Meet Griv View, che risolveva in pochi passi questo problema: una volta iniziata la videoconferenza, infatti, bastava attivare la griglia e, come per magia, tutti i partecipanti venivano radunati in una griglia, per di più accompagnati dal loro nome e, volendo, da una casella illuminata quando questi decidevano di intervenire (per saperne di più potete leggere il mio articolo qui).
L’aggiornamento ufficiale di Google, in effetti, è arrivato alla fine di aprile: viene introdotto un layout griglia, attivabile dalle impostazioni, che permette a tutti gli utenti di utilizzare questo tipo di visualizzazione. Bene, peccato, però, che al massimo la visualizzazione supporta sedici partecipanti, mentre gli altri rimangono fuori. Il problema, in effetti, è molto semplice: più webcam sono attive e visibili, più stressata è la connessione web con il rischio di cadute della linea e interruzioni nella partecipazione alle video conferenze. Ma, soprattutto in questo tempo, vedersi rimane importante e allora moltissimi utilizzatori preferiscono continuare con la “vecchia” estensione Meet Grid View che in ogni caso continua a funzionare.
Ed eccoci, finalmente, agli ultimi giorni quando gli sviluppatori dell’estensione rilasciano una nuova versione mandando però nel panico i precedenti utilizzatori. Era lunedì mattina, migliaia di prof iniziano la videolezione e la grglia non funzionava più. Si moltiplicano i post sui social, SMS e WhatsApp nei gruppi dei docenti e verso gli amici tecnologici. Bastava in effetti fare un semplice aggiornamento, disinstallare la vecchia estensione e installare quella nuova. Stop.
Oggi il problema è risolto e possiamo goderci tranquillamente la nuova visualizzazione offerta da Meet Grid View che, tra l’altro, va incontro alle richieste di molti utilizzatori, offrendo alcune possibilità, magari poco conosciute, ma utilissime nell’uso quotidiano di Google Meet. Le novità sono praticamente tutte contenute nelle impostazioni avanzate, a cui si accede cliccando sull’icona della griglia in alto a destra.

La prima opzione riguarda il ridimensionamento della griglia a seconda della presenza o meno della barra bianca di Google Meet in basso (quella per attivare/disattivare microfono e webcam, per capirci). Si può scegliere se permettere o meno il ridimensionamento della griglia ogni volta che la barra appare o scompare o se mantenere attive sempre sia la barra che la griglia – scelta consigliata se vogliamo tenere sott’occhio chi è presente e chi no. La stessa cosa si può fare rispetto alla chat, utilizzando la seconda opzione.
La terza opzione disponibile, di cui forse potevamo anche fare a meno, riguarda la visualizzazione “a specchio” della nostra immagine. Ma è senza dubbio l’opzione numero quattro ad essere la più significativa. Quanti insegnanti si sono chiesti in questi mesi come fare per visualizzare contemporaneamente gli studenti presenti e le slide che si stavano condividendo con la classe? Ecco risolto il problema: attivando dal menù a tendina la voce “allow presentation in grid” ogni volta che si condivide lo schermo una finestra con il contenuto condiviso (slide, video, ecc.) viene inserita nella griglia, permettendo a chi sta presentando di vedere contemporaneamente sia il contenuto della presentazione, sia i partecipanti.
L’ultima possibilità, infine, riguarda l’ordine con cui vengono mostrati nome e cognome dei partecipanti. Inutile.
Insomma, forse ci si poteva aspettare che qualche funzione in più fosse fornita direttamente da Google, se non altro per tentare la rincorsa a Zoom che, almeno da un punto di vista grafico e di interfaccia, resta ancora l’avversario da battere. Le funzioanlità di Meet Grid View, tuttavia, anche dopo quest’ultimo aggiornamento, rendono Google Meet uno degli strumenti migliori per la didattica a distanza, per stabilità d’uso, sicurezza dei dati, controllo degli accessi, ecc. E, se come si dice, l’esperienza della DaD non sarà finita qui, sono convinto ci sarà ancora molto da aspettarsi da questo genere di applicazioni.